Decommissioning reti in rame: Spunta l'emendamento che fa pagare di più chi non naviga in Fibra ottica

La progressiva dismissione delle centrali telefoniche basate su tecnologia in rame rappresenta un passo fondamentale nella modernizzazione delle telecomunicazioni italiane. Finora, circa 60 centrali di questo tipo sono state disattivate, ma il percorso è ancora lungo: delle oltre 10.000 centrali presenti in Italia, circa 7.000 utilizzano ancora il rame come tecnologia di trasmissione.
 

L’obiettivo dichiarato è completare il passaggio definitivo alla fibra ottica entro il 2028, con uno “switch off” totale pianificato entro il 2030. Questo processo ricorda, per molti aspetti, la transizione avvenuta con il passaggio dal segnale televisivo analogico a quello digitale. Tuttavia, le due operazioni presentano differenze sostanziali. Nel caso della televisione, l’aggiornamento richiedeva interventi centralizzati relativamente semplici, ma obbligava i consumatori ad acquistare decoder compatibili o nuovi apparecchi televisivi.

La migrazione dal rame alla fibra ribalta questo paradigma: il lavoro più complesso è a carico degli operatori, che devono ammodernare infrastrutture e reti. Per gli utenti, invece, l’impatto diretto è minimo, dato che nella maggior parte dei casi non sono richiesti investimenti significativi o cambiamenti strutturali nella dotazione tecnologica domestica. Questo aspetto potrebbe favorire una transizione più agevole, purché accompagnata da una pianificazione accurata e da un’adeguata comunicazione con i consumatori.

Un recente emendamento proposto da Fratelli d’Italia ha riacceso il dibattito sulla necessità di superare le obsolete reti in rame per favorire la transizione verso la fibra ottica:

 + 10% in bolletta per chi non passa alle nuove tecnologie in fibra.
 

Perché accelerare lo switch-off della rete in rame

Ci sono almeno quattro motivazioni che giustificano un rapido innesco del processo di switch-off della rete in rame:

• Ritorno degli investimenti. A fronte di ingenti investimenti, la rapidità della messa a reddito è fondamentale per gli operatori. Come dimostra l’esperienza italiana della rete di nuova generazione nelle aree “bianche” (a fallimento di mercato), la realizzazione di una rete con prestazioni elevate non garantisce di per sé una rapida adozione da parte dei clienti finali;
• Efficienza. Un secondo aspetto è relativo ai costi operativi delle diverse reti e alla maggiore efficienza delle reti di nuova generazione, ad esempio in materia di consumi energetici. Senza dimenticare la duplicazione dei costi associata alla gestione di diverse tipologie di rete;
• Ecosistema. Al di là, degli importanti effetti indiretti come abilitatore di innovazione anche in altri settori, l’evoluzione dell’economia digitale è strettamente legata alle prestazioni garantite dalle reti. I leader mondiali sono quelli che hanno saputo cogliere al meglio le potenzialità delle connessioni in rete, conciliando i contenuti dei servizi con l’evoluzione delle prestazioni delle reti;
• Esigenze dei clienti finali. Non meno importante è la possibilità di soddisfare una crescente gamma di esigenze, non necessariamente esplicite, dei clienti finali.

La transizione alla fibra ottica è cruciale per il futuro digitale dell’Italia. Se stai ancora utilizzando delle vecchie linee ISDN o RTG con connettività in adsl passa alle nuove tecnologie in fibra ottica: potrai scegliere se mantenere il tuo centralino telefonico o cambiarlo con uno più performante di ultima generazione.

I vantaggi di passare alle nuove tecnologie in fibra

• Velocità e Prestazioni: La fibra ottica offre velocità di connessione fino a 10 gigabit
• Affidabilità:la fibra ottica offre una connessione affidabile e stabile
• Scalabilità e progettazione: Le soluzioni fibra TIM Business sono altamente scalabili e possono essere adattate alle esigenze di qualsiasi azienda. Con i nostri sistemi di centralino in Cloud possiamo fornire anche i telefoni fissi di ultima generazione: Con l'app Webex di Cisco potrai gestire il tuo ufficio anche in mobilità.
• Dismissione Isdn-rtg (reti tradizionali in rame) e passaggio al Voip: Grazie alla fibra puoi dismettere le vecchie linee, risparmiando sui costi e installando i nostri centralini in cloud, molto più performanti ed affidabili.

In alcune aree, TIM ha effettuato la migrazione automatica di alcuni clienti alle nuove centrali in fibra ottica, poiché le centrali in rame sono state definitivamente dismesse. Tuttavia, questa transizione potrebbe comportare criticità per le aziende, soprattutto se effettuata senza una valutazione preliminare delle esigenze operative e del sistema telefonico esistente.

Un aspetto cruciale da considerare riguarda la compatibilità del centralino aziendale: la maggior parte dei centralini ISDN-RTG non è compatibile con le nuove tecnologie basate su sistemi VoIP. Questo può causare disservizi e interruzioni nelle comunicazioni aziendali.

Perché è necessario consultare un consulente di telefonia per il passaggio alle nuove reti in Fibra?

Un professionista del settore può fornire:

• Analisi preliminare: Valutazione delle necessità dell’azienda, del centralino esistente, dell'hardware e delle opzioni disponibili.

• Soluzioni su misura: Identificazione dell’offerta più adatta, con eventuali sopralluoghi tecnici per continuare a utilizzare il centralino esistente o per sostituirlo con uno compatibile.

• Continuità operativa: Implementazione di soluzioni che garantiscano la piena funzionalità delle comunicazioni aziendali durante e dopo la migrazione.

Affidarsi a un esperto consente di evitare problemi operativi e di adottare una soluzione allineata alle esigenze specifiche dell’azienda.